Cos’è un linfonodo sentinella e come si identifica?
Il linfonodo sentinella si definisce così perché è il primo linfonodo che può essere interessato dalle cellule tumorali in una paziente con tumore al seno.
Come funziona la linfoscintigrafia
In genere si identifica con una tecnica che si esegue il giorno prima dell’intervento in un reparto di medicina nucleare che si chiama linfoscintigrafia e prevede l’inoculo di una piccolissima quantità di radiotracciante, tecnezio-99, che viene iniettato in genere in sede periareolare e in sala operatoria durante l’intervento, tramite una sonda a radiofrequenza si isola e si asporta il linfonodo sentinella.
Oggi in Europa sono in corso anche tre importanti studi che stanno analizzando pazienti con tumori di piccoli dimensioni e fattori prognostici favorevoli sottoponendole solo all’asportazione del singolo tumore e non alla biopsia del linfonodo sentinella.
Ovviamente queste pazienti vengono sottoposte ad un follow-up strumentale molto più stretto.
Quando si esegue la linfoscintigrafia?
Oggi in letteratura è ormai un dato comune che il linfonodo sentinella si esegue in tutti i tumori di piccole dimensioni, stadio clinico 1 e 2, in caso ovviamente in cui il linfonodo ascellare risulta negativo clinicamente e strumentalmente.
Ma si può eseguire anche in tumori multicentrici, cioè in tumori che sono presenti in più quadranti della stessa mammella, si può eseguire anche in mammelle che sono state già operate e in ascelle già operate.
Ultimamente, inoltre, si è visto che si può eseguire anche in pazienti sottoposte ad una chemioterapia neoadiuvante, cioè prima dell’intervento: in letteratura si è visto che solo in questi casi bisogna togliere più di un linfonodo sentinella per evitare falsi negativi.
Cos’è un linfonodo sentinella e come si identifica
Nel video ne parla la Dr. Marilena Montesano, Specialista in Senologia.
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Bibliografia