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La chemioterapia per il tumore al seno a Roma

La chemioterapia per il tumore al seno a Roma è disponibile al Centro di Senologia SenoClinic.

La chemioterapia rappresenta un’arma fondamentale per il trattamento del tumore al seno perchè consente di bloccare la progressione e la diffusione della malattia e di evitare le recidive, sopratutto quando il cancro viene diagnosticato in fase più avanzata.

Sempre più di frequente la chemio è associata a terapie “intelligenti”, come quelle che puntano a uno specifico bersaglio molecolare, oppure a terapia ormonale o immunoterapia.

Tuttavia oggi, in diversi casi è possibile farne a meno, sia grazie alla diagnosi precoce, sia grazie ai test genomici per il cancro al seno, grazie ai quali è possibile prevedere l’aggressività della neoplasia e la sua sensibilità alla chemioterapia.

In questa pagina verranno approfondite diversi focus sul trattamento chemioterapico.

Cosa è la chemioterapia

La chemioterapia è un trattamento farmacologico che consiste nella somministrazione sistemica (a tutto l’organismo) di farmaci, solitamente per infusione attraverso il circolo sanguigno.

La si utilizza per ridurre i sintomi del cancro, per curarlo, e per impedirne la diffusione a distanza (metastasi).

Come agisce la chemioterapia per il tumore al seno

La caratteristica principale delle cellule tumorali è il loro alto tasso di replicazione, la chemioterapia va quindi a bersagliare le cellule che sono in attiva moltiplicazione, e rallenta o arresta completamente la loro crescita.

I chemioterapici antitumorali costituiscono nel complesso una classe di farmaci molto ampia, sviluppata per essere il più possibile specifici contro le cellule tumorali ma preservando, fin quando possibile, le cellule sane.

Chemioterapia per il tumore al seno, quando è indicata

La chemioterapia in ambito senologico si utilizza per trattare la maggior parte dei tumori triplo negativi, positivi a HER2 (in combinazione a farmaci anti-HER2) e luminali (A,B).

Essa viene definita:

  • chemioterapia neoadiuvante se si esegue prima dell’intervento, per ridurre le dimensioni del tumore e renderlo più facilmente operabile;
  • chemioterapia adiuvante se si esegue dopo l’intervento chirurgico.

La chemioterapia postoperatoria dovrebbe essere intrapresa il prima possibile dopo l’intervento chirurgico (non più tardi di 4-6 settimane) e normalmente viene somministrata prima della radioterapia.

Farmaci utilizzati nella chemioterapia

I farmaci chemioterapici antitumorali possono essere somministrati singolarmente o come associazione di più farmaci, a seconda delle caratteristiche del tumore e della paziente.

I farmaci più utilizzati contro il cancro al seno sono: le antracicline (epirubicina e doxorubicina), i taxani (docetaxel e paclitaxel), i derivati del fluoro, il metotrexato, la vinorelbina, la gemcitabina, e i derivati del platino (cisplatino e carboplatino).

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Come avviene la somministrazione della chemioterapia

La chemioterapia si somministra solitamente in ambiente ambulatoriale, e solo in casi particolari si ricorre al ricovero ospedaliero. Il metodo più utilizzato è quello della somministrazione endovenosa, ma talvolta si può praticare un’iniezione, o utilizzare la via intra-arteriosa, intraperitoneale, o la via orale.

Quanto dura una seduta di chemio

Nel trattamento del tumore al seno, una seduta di chemioterapia ha una durata variabile che va dai 20 minuti a diverse ore, a seconda della modalità di somministrazione e dei farmaci utilizzati. Quella più diffusa, avviene per via venosa, spesso tramite fleboclisi e richiede diverse ore.

Quanto dura un ciclo di chemioterapia per tumore al seno

La terapia avviene a cicli, con una somministrazione ogni settimana, oppure ogni due o tre settimane, a seconda dei farmaci e del tipo di tumore, e si protrae solitamente per tre o sei mesi.

Preparazione alla seduta di chemio

Prima di ogni somministrazione si esegue un prelievo del sangue, per verificare che i valori ematici dei globuli rossi, globuli bianchi e piastrine siano sufficientemente alti. Se tali valori sono troppo bassi, il medico può decidere di posticipare il trattamento di qualche giorno, e si possono eseguire trasfusioni o somministrare dei fattori di crescita se è necessario.

Effetti indesiderati della chemioterapia per il tumore al seno

Come per qualsiasi terapia medica, anche durante la chemioterapia si possono manifestare degli effetti indesiderati, che variano a seconda della combinazione di farmaci somministrati.

Gli effetti collaterali sono dovuti al fatto che alcune cellule sane dell’organismo, come quelle tumorali, hanno fisiologicamente un alto tasso di ricambio, e vengono colpite dal trattamento. Ciò avviene soprattutto in alcuni distretti corporei: i follicoli piliferi, il midollo osseo e l’apparato gastrointestinale.

L’azione dei farmaci sui follicoli piliferi causa alopecia. La perdita di peli e capelli, pur non essendo clinicamente grave, ha spesso un forte impatto psicologico sulla paziente.

L’effetto del farmaco sull’apparato gastrointestinale può causare nausea, vomito, diarrea, inappetenza o stomatite orale (formazione di piccole piaghe ed ulcere nel cavo orale).

La riduzione del funzionamento del midollo osseo può portare a un calo di cellule del sangue che si manifesta con anemia, trombocitopenia, neutropenia e leucopenia, e di conseguenza astenia (debolezza, stanchezza), e calo dell’efficienza delle difese immunitarie.

Altri effetti collaterali che possono comparire sono: spossatezza, specialmente nei primi giorni dopo il trattamento, artralgia (dolore alle articolazioni), mialgia (dolore muscolare), cefalea, tossicità renale o epatica, neuropatia periferica, riduzione della fertilità.

La maggior parte degli effetti collaterali può comparire dopo cinque-dieci giorni dall’inizio del trattamento. La durata dei disturbi è solo temporanea e si risolve dopo la fine del trattamento.

La chemioterapia per il tumore al seno a Roma con SenoClinic

I nostri Specialisti, diretti dalla Dottoressa Simonetta Rossi, eseguono sempre una scrupolosa valutazione per la scelta delle terapie oncologiche più adeguate. SenoClinic, Centro di Senologia Multidisciplinare, opera a Roma presso la Casa di Cura Villa Mafalda.

AVVISO ALLE UTENTI
Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del medico. Ogni terapia è individuale e deve essere monitorata dal proprio specialista. Per risolvere i tuoi dubbi richiedi tranquillamente un consulto a SenoClinic.

Bibliografia

Hassan MS, Ansari J, Spooner D, Hussain SA. Chemotherapy for breast cancer (Review). Oncol Rep. 2010 Nov;24(5):1121-31. doi: 10.3892/or_00000963. PMID: 20878101.

Le risposte alle domande più frequenti sulla chemioterapia per il tumore al seno

Gli agenti chemioterapici stimolano i nervi dall'apparato digerente danneggiando le cellule dell'intestino tenue. Questo meccanismo causa il rilascio di serotonina, un neurotrasmettitore che invia al cervello uno stimolo al vomito.
La durata dell’infusione varia a seconda dei farmaci usati, e può andare da alcuni minuti ad alcune ore.
Nei primi giorni dopo il trattamento, gli effetti collaterali che possono comparire sono specialmente spossatezza, artralgia (dolore alle articolazioni), mialgia (dolore muscolare), cefalea.
Alcune cellule del nostro organismo condividono una caratteristica con le cellule tumorali, la capacità di riprodursi molto rapidamente. I farmaci chemioterapici agiscono proprio sulla capacità che le cellule tumorali hanno di moltiplicarsi e possono distruggere anche alcune cellule sane con questa specificità. Tra queste ci sono le cellule del sangue, quelle degli organi riproduttivi, quelle dei follicoli piliferi, le cellule che rivestono la bocca, lo stomaco e l'intestino.

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