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La radioterapia per il tumore al seno a Roma

La radioterapia per il tumore al seno a Roma con la consulenza di SenoClinic.

In caso di tumore al seno, la combinazione intervento chirurgico conservativo e radioterapia, talvolta associata a chemioterapia, favorisce una significativa riduzione del rischio di recidiva.

La radioterapia al seno ha subito negli ultimi anni un’importante evoluzione nella personalizzazione del trattamento, con un conseguente miglioramento del risultato oncologico unito alla riduzione degli effetti collaterali.

Grazie alla ricerca e all’evoluzione tecnologica, oggi si applicano schemi di trattamento sempre più rapidi, con un minor numero di sedute e con aree di trattamento sempre più localizzate.

Cosa è la radioterapia

La radioterapia è un particolare tipo di terapia fisica che utilizza radiazioni ionizzanti (raggi X) per distruggere le cellule tumorali arrecando il minimo danno possibile alle cellule sane.

Radioterapia per il tumore al seno, quando è indicata

Nel trattamento carcinoma mammario, la radioterapia può essere utilizzata con diversi obiettivi, in base al tipo di tumore e delle condizioni cliniche del paziente:

  • radioterapia curativa o radicale: ha lo scopo di eliminare completamente il tumore;
  • radioterapia preoperatoria o neoadiuvante: si esegue prima dell’intervento chirurgico con lo scopo di ridurre le dimensioni del tumore della mammella per facilitarne la rimozione e a ridurre il rischio che un piccolo numero di cellule malate possa diffondersi durante l’intervento;
  • radioterapia postoperatoria o adiuvante: si esegue dopo l’intervento chirurgico di asportazione del tumore ed è finalizzata a diminuire il rischio che il tumore si ripresenti.
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Se non è prevista chemioterapia, le linee guida internazionali raccomandano di iniziare il trattamento radioterapico entro le 4-8 settimane dall’intervento chirurgico, a meno che non vi sia un motivo medico per il quale debba essere ritardato il suo inizio.

Qualora il trattamento prevedesse anche la chemioterapia, la radioterapia può essere somministrata o in concomitanza o dopo la chemioterapia.

Quando non è indicata

Vi sono alcune situazioni in cui potrebbe non essere opportuno sottoporre la paziente alla radioterapia:

  • in caso di un precedente trattamento di radioterapia nella stessa area;
  • in caso di particolari condizioni mediche per cui la radioterapia potrebbe essere controindicata;
  • in gravidanza.

Quale area del seno viene irradiata?

L’estensione dell’area da trattare con la radioterapia è stabilita in base al tipo di chirurgia mammaria al quale la paziente è stata sottoposta (quadrantectomia o mastectomia), al coinvolgimento dei linfonodi e alle caratteristiche biologiche della malattia.

Il trattamento radioterapico può interessare solo l’area operata, l’intera ghiandola mammaria residua o la parete toracica sede di mastectomia. L’eventuale estensione ai linfonodi regionali può arrivare a coinvolgere l’area sopra e sotto la clavicola dallo stesso lato del seno.

Pianificazione del trattamento radioterapico

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Per la pianificazione del trattamento radioterapico, viene fatta una simulazione utilizzando una TAC, la cosiddetta TAC di centraggio, che permette di individuare esattamente l’area da irradiare e la dose di radioterapia da utilizzare.

Durante la pianificazione la paziente deve rimanere immobile nella stessa posizione che verrà poi assunta nelle successive sessioni di radioterapia e verranno effettuati dei piccolissimi tatuaggi permanenti sulla cute al fine di marcare la zona da irradiare e assicurarsi la riproducibilità quotidiana del posizionamento durante il trattamento.

Quanto dura una sessione di radioterapia per tumore al seno

La radioterapia per il cancro della mammella può essere effettuata con un dosaggio differente a seconda della paziente, della sede e delle dimensioni del tumore.

La dose totale di radiazione viene somministrata sotto forma di brevi sessioni quotidiane che si svolgono generalmente allo stesso orario. Più precisamente, il trattamento viene somministrato dal lunedì al venerdì per una durata di alcune settimane (normalmente 5-6).

Perché sono necessarie le radiazioni

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Le radiazioni sono in grado di ridurre il rischio di recidiva dopo l’asportazione del cancro al seno perché la chirurgia mammaria non può garantire la rimozione totale delle cellule malate.

Le singole cellule tumorali sono troppo piccole per essere individuate durante l’intervento chirurgico o per essere rilevate dagli esami strumentali.

Per questo motivo la radioterapia è il trattamento di prima scelta per la cura del tumore al seno. Oggi, in particolare le donne con tumori molto piccoli trattate con radiazioni dopo la lumpectomia o la quadrantectomia, hanno maggiori probabilità di vivere più a lungo.

Come si svolge una seduta di radioterapia

All’inizio di ogni sessione, il tecnico di radioterapia aiuterà la paziente ad assumere la posizione corretta per effettuare il trattamento.

La paziente poi rimarrà sola nella stanza rimanendo in contatto con il tecnico attraverso un sistema audio-video a circuito chiuso e mantenendo fermamente la posizione per il tempo necessario a completare il trattamento sotto diverse angolazioni.

Durante il trattamento non si avverte alcun dolore.

Quanto dura una seduta di radioterapia

La pianificazione del trattamento dura in genere 30 minuti mentre ogni seduta di radioterapia dura circa 15 minuti.

Effetti collaterali della radioterapia per il tumore al seno

In genere la radioterapia è ben tollerata dalle pazienti.

Nonostante lo scopo del trattamento sia quello di distruggere le cellule tumorali senza recare danno a quelle sane, è possibile che le cellule sane vengano in realtà danneggiate portando alla comparsa di effetti collaterali acuti, che si manifestano in corso di trattamento, e tardivi, che si manifestano nei mesi successivi al trattamento.

Gli effetti collaterali acuti più comunemente associati alla radioterapia della mammella sono irritazione della pelle nella sede del trattamento, senso di stanchezza generalizzato, dolori persistenti e gonfiore della mammella.

Gli effetti indesiderati variano da paziente a paziente e in genere scompaiono gradualmente una volta terminato il trattamento ma il senso di stanchezza può durare anche per alcuni mesi.

Gli effetti collaterali a lungo termine sono cambiamento dell’aspetto del seno, rottura di capillari con la comparsa di piccoli vasi superficiali nell’area radiotrattata, aumento di consistenza della ghiandola mammaria e possibile gonfiore del braccio, mancanza di respiro (per danno polmonare causato dalle radiazioni) e indebolimento delle coste nell’area irradiata.

Il medico prima dell’inizio del trattamento preciserà gli effetti collaterali frequenti e rari in base al piano di cura personale.

La radioterapia per il tumore al seno a Roma con SenoClinic

I nostri Specialisti, diretti dalla Dottoressa Simonetta Rossi, eseguono sempre una scrupolosa valutazione per la scelta delle terapie oncologiche più adeguate. SenoClinic, Centro di Senologia Multidisciplinare, opera a Roma presso la Casa di Cura Villa Mafalda.

AVVISO ALLE UTENTI
Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del medico. Ogni terapia è individuale e deve essere monitorata dal proprio specialista. Per risolvere i tuoi dubbi richiedi tranquillamente un consulto a SenoClinic.

Bibliografia

Hennequin C, Belkacémi Y, Bourgier C, Cowen D, Cutuli B, Fourquet A, Hannoun-Lévi JM, Pasquier D, Racadot S, Rivera S. Radiotherapy of breast cancer. Cancer Radiother. 2022 Feb-Apr;26(1-2):221-230. doi: 10.1016/j.canrad.2021.11.013. Epub 2021 Dec 23. PMID: 34955414.

Le risposte alle domande più frequenti sulla chemioterapia per il tumore al seno

Gli agenti chemioterapici stimolano i nervi dall'apparato digerente danneggiando le cellule dell'intestino tenue. Questo meccanismo causa il rilascio di serotonina, un neurotrasmettitore che invia al cervello uno stimolo al vomito.
La durata dell’infusione varia a seconda dei farmaci usati, e può andare da alcuni minuti ad alcune ore.
Nei primi giorni dopo il trattamento, gli effetti collaterali che possono comparire sono specialmente spossatezza, artralgia (dolore alle articolazioni), mialgia (dolore muscolare), cefalea.
Alcune cellule del nostro organismo condividono una caratteristica con le cellule tumorali, la capacità di riprodursi molto rapidamente. I farmaci chemioterapici agiscono proprio sulla capacità che le cellule tumorali hanno di moltiplicarsi e possono distruggere anche alcune cellule sane con questa specificità. Tra queste ci sono le cellule del sangue, quelle degli organi riproduttivi, quelle dei follicoli piliferi, le cellule che rivestono la bocca, lo stomaco e l'intestino.

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