Disturbi dell’apparato urinario femminile

Prima di parlare dei disturbi dell’apparato urinario femminile è bene fare un piccolo resoconto della sua anatomia.

L’apparato urinario è costituito:

  • dai reni, che filtrano il sangue producendo urina;
  • dagli ureteri, lunghi condotti che convogliano tale liquido verso la vescica;
  • dalla vescica, che rappresenta una sorta di serbatoio;
  • dall’uretra, ovvero un piccolo “tubicino” che si apre verso l’esterno consentendo la minzione.

Nella femmina l’uretra è molto più corta che nel maschio e quindi, data anche la vicinanza all’orifizio vaginale e a quello anale, entrambi colonizzati da una ricca flora batterica, può essere facilmente sede di infezioni.

Classificazione dei disturbi dell’apparato urinario femminile

I principali disturbi dell’apparato urinario femminile sono riconducibili a problematiche dell’uretra, anche se a causa della sua brevità questi possono trasmettersi alla vescica e ai reni più facilmente che negli uomini.

Una classificazione prevede di suddividere le patologie che affliggono questa componente anatomica in:

  • uretriti: sono infiammazioni dell’uretra attribuibili nella maggior parte dei casi a delle infezioni.
    Queste possono derivare sia da una contaminazione proveniente dalla regione anale che da patogeni trasmissibili sessualmente, come la gonorrea o l’herpes. Talvolta, invece, l’infezione è dovuta all’esecuzione di procedure chirurgiche oppure dall’introduzione di un catetere urinario;
  • restringimento dell’uretra: più comune nei maschi, anche nella donna può succedere e può essere scatenata da un’infezione, da un trauma o da un intervento chirurgico;
  • cancro dell’uretra: è uno dei tumori maligni più rari e dalle cause ancora sconosciute. Sicuramente però alcuni fattori ne favoricono lo sviluppo, come l’età avanzata, un cancro alla vescica in passato o una storia di infiammazione cronica dell’uretra;
  • sindrome uretrale: è molto simile dal punto di vista sintomatico alle uretriti, ma in questo caso non si riscontra un’infezione di base.

    In certi soggetti essa può essere scatenata dall’esercizio fisico, dalle allergie, dall’esposizione a sostanze tossiche o da alcuni prodotti alimentari, come i cibi troppo speziati o acidi, l’alcol e la caffeina;
  • caruncola uretrale: è una piccola massa benigna che si riscontra all’interno dell’organo, di solito dopo la menopausa. Di solito non è sintomatica, anche se in alcune donne può provocare dei disturbi.

    Le cause non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene implicata la carenza di estrogeni, cosicchè in genere la cura si basa proprio su creme a base estrogenica, a meno che non si tratti di una caruncola molto grande che richieda l’asportazione chirurgica.

Spesso inoltre la donna può essere affetta dall’incontinenza, cioè dall’incapacità di trattenere l’urina, che può essere preceduta da uno sforzo intenso oppure da un bisogno improvviso ed incotrollabile di urinare, ma che nei casi più gravi può anche essere una perdita continua e costante di gocce di urina.

Sintomi più comuni

Anche se tra un disturbo e l’altro i sintomi possono differenziarsi leggermente, alcuni di essi sono comuni a tutte le condizioni, ovvero:

  • bisogno di urinare persistente ed urgente
  • disuria, ovvero una difficoltà nell’emissione dell’urina
  • stranguria, simile alla precedente, ma più intermittente, l’urina scende infatti a gocce, e caratterizzata da un bruciore piuttosto significativo
  • presenza di sangue nelle urine
  • urine molto torbide e maleodoranti
  • dolore a livello pelvico oppure addominale.

Fattori di rischio

In linea di massima si può abbassare notevolmente la probabilità di sviluppare uno dei disturbi citati precedentemente evitando alcuni fattori, tra cui:

  • rapporti sessuali non protetti
  • disidratazione
  • dieta povera di frutta e verdura, anzi alcuni cibi come i mirtilli sono considerati utili alla prevenzione delle infezioni
  • la pulizia “da dietro in avanti” dopo la minzione per evitare di trascinare batteri verso l’orifizio uretrale
  • bagnoschiuma eccessivamente aggressivi, optando invece per saponi intimi più delicati
  • intimo sintetico e pantaloni troppo stretti, favorendo invece tessuti in cotone traspirante e abiti più larghi.

Diagnosi dei principali disturbi dell’apparato urinario femminile

Quando i sintomi di una problematica delle vie urinarie sussistono da qualche giorno, è bene rivolgersi al medico.

Di solito, il primo test che può essere fatto è quello delle urine.

In genere si richiede una raccolta delle urine del primo mattino, effettuata a casa e trasportata in un contenitore sterile oppure direttamente in ospedale o nel centro di riferimento.

In seguito in laboratorio viene effettuata un’analisi del campione, osservandone così il colore, la presenza di sangue, l’aspetto, se limpide o torbide ad esempio, la comparsa di cristalli, nonché la conta dei vari elementi cellulati, per esempio un aumento dei globuli bianchi rispecchia spesso un’infezione, ed infine una valutazione della contaminazione batterica. Quest’ultima è detta urinocoltura.

Altre indagini che possono essere effettuate sono l’ecografia della pelvi, per visualizzare le strutture più in basso dell’apparato urinario, così come la TAC o la risonanza magnetica in casi selezionati, oppure la cistoscopia, una procedura atta alla visualizzazione dall’interno del tratto urinario fino alla vescica.

Disturbi dell’apparato urinario femminile da SenoClinic a Roma

Da SenoClinic, il Centro di Senologia Multidisciplinare a Roma diretto dalla Dottoressa Simonetta Rossi, il ginecologo potrà valutare lo stato di salute della donna e indirizzarla verso le soluzioni più adatte alle sue esigenze.

AVVISO ALLE UTENTI
Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del medico. Ogni terapia è individuale e deve essere monitorata dal proprio specialista. Per risolvere i tuoi dubbi richiedi tranquillamente un consulto a SenoClinic.

Bibliografia

Czajkowski K, Broś-Konopielko M, Teliga-Czajkowska J. Urinary tract infection in women. Prz Menopauzalny. 2021 Apr;20(1):40-47. doi: 10.5114/pm.2021.105382. Epub 2021 Apr 21. PMID: 33935619; PMCID: PMC8077804.

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