In cosa consiste la visita senologica e come si esegue?
La visita senologica è costituita da due fasi.
Nella prima fase abbiamo una raccolta anamnestica della paziente.
Nello specifico, si va a valutare la storia familiare e quindi l’eventuale presenza di altri casi di tumore al seno nella famiglia e si va a studiare quelle che sono le caratteristiche della storia anamnestica legata al ciclo mestruale, quindi l’inizio delle mestruazioni e l’eventuale presenza o meno di menopausa, la regolarità o irregolarità del ciclo mestruale e quindi l’eventuale necessità di prendere terapia estroprogestinica.
Si va inoltre a valutare se la paziente ha avuto gravidanze e, in caso di gravidanza, se ha allattato o meno.
Una volta raccolti questi dati, la paziente viene invitata ad accomodarsi verso il lettino.
Inizialmente la mammella viene osservata prima con la paziente seduta davanti a noi, con le braccia lungo il corpo. Si va inoltre a valutare, tramite una procedura un pochino fastidiosa ma non comunque dolorosa, l’eventuale presenza di secrezioni con una spremitura del capezzolo e successivamente viene invitata a distendersi sul lettino con le braccia dietro la testa.



Il medico va con la mano a piatto ad andare a valutare la presenza di eventuali tumefazioni semplicemente toccando il seno della paziente e cercando comunque di toccare tutti i quadranti.
Quindi si osserva il seno come se fosse un orologio e si va a valutare anche la regione retro-areolare.
Questo ci permette di valutare la presenza di tumefazioni o eventuali retrazioni del profilo cutaneo, eventuali zone più arrossate, che possono essere indice di zone flogistiche, aspetti della pelle un pochino più ispessita o aspetto della pella a buccia d’arancia, che possono essere per noi campanello d’allarme.
Visita senologica, come si esegue
Nel video ne parla la Dr. Eleonora Angelini, Specialista in Senologia.
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