Fibromi uterini: quali sono sintomi e in cosa consistono la diagnosi e il trattamento?
Il fibroma uterino è un tumore benigno che nasce dal muscolo dell’utero.
Si possono chiamare fibromi in quanto la loro consistenza è fibrosa o miomi perché riportano l’origine da cui nascono, quindi il miometrio che è il muscolo dell’utero.
Si tratta di una patologia molto frequente nelle donne, frequente soprattutto in quelle di etnia caucasica e di etnia nera e si esprime con un aumento di alcune porzioni dell’utero.
Possiamo classificare i miomi come sottosierosi, se originano dalla parte più esterna dell’utero, intramurali se sono nello spessore della parete dell’utero o sottomucosi se nascono all’interno della cavità uterina.
Fibromi uterini: i sintomi
I fibromi possono causare principalmente:
- sanguinamento
- difficoltà all’attecchimento di una gravidanza
- aumento volumetrico dell’utero e quindi pressione negli organi esterni
- dolore
- senso di stanchezza nella paziente.
Fibromi uterini: la diagnosi
La diagnosi dei fibromi è una diagnosi prettamente ecografica, l’ecografia infatti ci permette di individuare la loro localizzazione per poi decidere il tipo di trattamento da eseguire.
Anche la RM è un esame importante perché può fare il distinguo tra una patologia benigna quale il fibroma e invece il sarcoma uterino, che ha bisogno di un trattamento diverso.
Trattamento
I miomi possono essere poco trattati dal punto di vista medico, anche se si possono utilizzare farmaci estroprogestinici o farmaci che vanno a indurre menopausa per un certo periodo di tempo, ma non possono essere assunti troppo a lungo.
Il trattamento dei fibromi uterini è principalmente chirurgico e viene effettuato nel momento in cui abbiamo una paziente che ha sanguinamenti anomali, oppure una paziente che desidera una gravidanza o ha abortività ripetuta o se i fibromi nei controlli successivi hanno un aumento volumetrico.
A questo punto il trattamento può essere laparoscopico o laparotomico, conservativo o demolitivo.
Conservativo si parla di miomectomia, cioè noi andiamo ad asportare solamente i fibromi, mantenendo l’integrità dell’utero, mentre in casi estremi o in pazienti che hanno finito il loro percorso riproduttivo, si esegue un’isterectomia che toglie radicalmente l’utero.
L’indicazione alla chirurgia può essere poi associata anche ad una terapia medica in modo da portare la paziente ad avere un trattamento nel miglior momento possibile della sua vita.
Fibromi uterini: cause, sintomi e diagnosi
Nel video ne parla la Dr. Raffaella Delfini, Specialista in Ginecologia.
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Bibliografia