Noduli al collo: cosa sono e perché vengono

Noduli, rigonfiamento, “pallina”. I nomi che si utilizzano sono parecchi, ma una cosa è certa: quando si rileva qualcosa di “diverso” sul collo si va sempre in ansia.

A volte la scoperta è del tutto casuale, perché il dolore non è quasi mai presente. Il più delle volte, invece, c’è un senso di fastidio, oppure di ingombro o, ancora, si nota qualcosa di diverso nella linea del collo.

Di certo, è meglio non aspettare per parlarne con il proprio medico: in 7 casi su 10, per togliere ogni dubbio sulla comparsa di noduli, è sufficiente la visita con la palpazione del collo.

La valutazione dei sintomi associati è poi fondamentale. In base ai disturbi, infatti, si potranno prescrivere alla paziente alcune indagini, come l’analisi del sangue, oppure un’ecografia.

Se l’ingrossamento è sotto le orecchie

Nella maggior parte dei casi i noduli sono linfonodi ingrossati. Si tratta di piccole ghiandole presenti ai lati del collo, nella zona sotto le orecchie, e rappresentano la prima barriera per la difesa dell’organismo.

Il loro principale ruolo è quello di produrre linfociti, cioè globuli bianchi, e filtrare le particelle estranee all’organismo, come virus e batteri.

Quando si ingrossano e fanno male alla palpazione, la causa è spesso un’infezione che riguarda i denti, come un ascesso. La prima cura, su consiglio del medico, è un ciclo di antibiotici per debellare l’infezione. Va effettuta una visita odontoiatrica completa di radiografia per confermare la diagnosi.

Tra le cause più frequenti di linfonodi ingrossati ci sono anche la tonsillite, l’otite oppure la mononucleosi, una malattia infettiva non pericolosa per la salute, ma molto contagiosa e diffusa soprattutto tra i giovani.

Se è nella parte mediana del collo

Se invece il rigonfiamento è al centro del collo, potrebbe essere una cisti mediana.

Le cisti mediane sono formazioni congenite, cioè presenti già alla nascita. Non provocano sintomi e raramente degenerano, ma di solito sono destinate ad aumentare di volume nel corso degli anni. Si tengono sotto controllo con un’ecografia da effettuare una volta all’anno.

Ciò anche per agire tempestivamente se la cisti si infiamma. In questo caso, l’unica soluzione è l’intervento chirurgico di asportazione.

Noduli tiroidei

Un rigonfiamento anche minimo nella zona centrale, ma più in basso, accompagnato da una sensazione di “nodo” in gola sono di solito sintomi che segnalano un nodulo tiroideo.

Ma nessuna paura: in 9 casi su 10, infatti, sono benigni.

Per la diagnosi servono l’analisi del sangue, in modo da verificare i valori degli ormoni che produce la tiroide, e l’ecografia per valutare le caratteristiche del nodulo. In caso di dubbio, viene eseguito l’ago aspirato, un esame utile per definire la natura del nodulo.

Se c’è anche calo di peso e sudorazione

Quando il nodulo percepito sul collo non fa male alla palpazione, diventa indispensabile valutare se sono presenti alcuni sintomi precisi e da quanto tempo.

Calo di peso, spossatezza, febbre e sudorazione sono sintomi da approfondire, perché potrebbero essere, in alcuni casi, la spia di un tumore. In questo caso è meglio rivolgersi al proprio medico per esami di approfondimento.

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