Anche la tiroide va in menopausa

I disturbi della menopausa possono riguardare anche la tiroide: la ghiandola, infatti, con il passare degli anni, potrebbe iniziare a lavorare poco o troppo.

Il calo degli estrogeni in menopausa può rendere vulnerabile la tiroide e possono venire allo scoperto disfunzioni finora ben compensate dall’organismo.

I sintomi a cui fare attenzione

I sintomi sono spesso sfumati, oppure sovrapponibili a quelli della fine della vita fertile, tanto da essere liquidati come i “normali disturbi” della menopausa: irritabilità, vampate di calore, tachicardia, ansia o addirittura una punta di depressione.

È un errore: in questa fase possono venire allo scoperto alcune disfunzioni della tiroide sino ad ora ben compensate dall’organismo.

Malattie della tiroide in menopausa

Gli studi hanno dimostrato che il 2% delle donne in menopausa si ritrova a fare i conti con malattie della tiroide: nel 74% si tratta di forme di ipotiroidismo e nel 26% di ipertiroidismo, dovute perciò ad un’eccessiva accelerazione delle funzioni.

Fra le cause principali c’è il calo degli estrogeni che rende la tiroide più esposta alle malattie autoimmuni.

Per questo motivo, in questo periodo della vita, è importante sottoporsi con regolarità ai controlli della tiroide, anche perchè, in caso di ipertiroidismo, il cuore viene sovraccaricato e le coronarie corrono qualche rischio in più.

Dopo i 50 anni anche l’osteoporosi va tenuta sotto controllo: in menopausa la tiroide accelera il metabolismo scheletrico e quindi favorisce la perdita di massa ossea.

In caso di ipotiroidismo, invece, i depositi di colesterolo nelle arterie sono più facili e l’aterosclerosi può peggiorare. Le terapie, peraltro, non mancano e si può tornare a vivere con serenità e in salute anche questa fase delicata della vita.

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