Tumore al seno, diagnosi avanzate grazie alla mammografia con mezzo di contrasto, un esame veloce e ben tollerato dalle donne.
In caso di lesione sospetta, la mammografia con mezzo di contrasto ha le stesse indicazioni e possibilità diagnostiche della risonanza magnetica.
In Italia sono pochissimi i Centri dotati di questo importante strumento per la diagnosi della neoplasia mammaria, che permette di superare alcuni limiti della mammografia standard nella visualizzazione delle aree patologiche e tumorali.
Ne parla la Dr.ssa Giulia Claroni, radiologo di SenoClinic.
Cos’è la mammografia con mezzo di contrasto
La mammografia con mezzo di contrasto, generalmente indicata come CEM (Contrast Enhanced Mammography), costituisce uno degli esami più innovativi di diagnostica senologica avanzata.
Questa metodica rappresenta un esame di secondo livello con elevata sensibilità e specificità e consente di individuare eventuali lesioni di natura maligna, anche se molto piccole.
Come funziona la CEM
La mammografia con mdc fornisce informazioni aggiuntive rispetto alla mammografia digitale standard.
L’esame unisce i principi della mammografia alla somministrazione del mezzo di contrasto, per via endovenosa come in risonanza magnetica, permettendo al radiologo di valutare le aree di impregnazione dell’agente iniettato, caratteristica espressione di angiogenesi neoplastica.
Per angiogenesi neoplastica si intende la costituzione di una nuova rete vascolare formata dal tumore stesso, che lo alimenta e ne permette la proliferazione.
I noduli maligni, infatti, tendono a crescere e a diventare più grandi in quanto alimentati dal flusso sanguigno.
Come si svolge la mammografia con mezzo di contrsto
La CEM è una procedura semplice e indolore, simile in tutto e per tutto a un esame mammografico standard.
Alla paziente viene iniettato un mezzo di contrasto per via endovenosa nel braccio. Dopo alcuni minuti si esegue una normale mammografia. L’esame dura al massimo 7-8 minuti, dall’inizio dell’iniezione fino al rilevamento dell’ultima immagine.
In quali casi è indicata
La mammografia con mezzo di contrasto trova impiego in questi casi:
- “Problem solving” nei casi di dubbio diagnostico per differenziare una lesione tumorale da una benigna, in particolare nelle donne con mammella densa;
- Nella fase pre-operatoria per le pazienti che hanno già avuto diagnosi di carcinoma, per valutare se la lesione è singola o multifocale;
- Se la RM non risulta eseguibile, ad esempio per claustrofobia o in presenza di pacemaker;
- Per diagnosi differenziali nelle pazienti già operate di cancro al seno: l’esame supera i limiti diagnostici legati alla presenza di cicatrici o esiti della radioterapia.
Mammografia con mezzo di contrasto: casi clinici
Tumore al seno, diagnosi avanzate grazie alla mammografia con mezzo di contrasto a Roma
I nostri Specialisti, diretti dalla Dottoressa Simonetta Rossi, eseguono la mammografia con mezzo di contrasto e tutti gli esami di controllo correlati alle patologie del seno.
AVVISO ALLE UTENTI
Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del medico. Ogni terapia è individuale e deve essere monitorata dal proprio specialista. Per risolvere i tuoi dubbi richiedi tranquillamente un consulto a SenoClinic.
Bibliografia
Dr.ssa Giulia Claroni
Specialista in Radiologia