La presenza di secrezioni dal capezzolo è una condizione piuttosto diffusa nelle donne di età compresa tra i 30 e i 55 anni ed è spesso un disturbo del tutto benigno, che si presenta senza che vi sia uno stato di gravidanza o di allattamento.
Solitamente è un disturbo fisiologico, ma se assume caratteristiche di continuità o di sieroematicità può rappresentare il sintomo di una patologia rispetto alla quale indagare.
Cosa sono le secrezioni dal capezzolo
Le secrezioni dal capezzolo sono costituite da uno specifico materiale (che può essere sieroso, mucinoso, lattiginoso o ematico, a seconda dei casi) che fuoriesce dalle mammelle in maniera spontanea oppure dopo stimolazione. Sono in genere prive di una valenza patologica.
Cause comuni di secrezione dal capezzolo
Vi sono parecchi disturbi che provocano secrezioni anomale. Di solito, la causa è un disturbo benigno dei dotti galattofori, quale:
- un tumore benigno in un dotto galattoforo (papilloma intraduttale)
- dotti galattofori dilatati (ectasia dei dotti mammari)
- alterazioni fibrocistiche, compresi dolore, cisti e nodularità generale
- un’infezione o ascesso della mammella.
La causa più diffusa è il papilloma intraduttale, che è anche la causa più comune di secrezione ematica da capezzolo nei casi in cui non vi sia presenza di noduli nella mammella.
In genere, una secrezione monolaterale è con molta probabilità di pertinenza mammaria e può indicare un tumore benigno o un cancro della mammella.
Una secrezione da entrambe le mammelle o da diversi dotti galattofori può dipendere da un problema esterno al seno, come un disturbo ormonale o l’utilizzo di certi farmaci.
Cause meno comuni di secrezione dal capezzolo
Certi disturbi stimolano la produzione di latte materno in donne che non sono in gravidanza o in allattamento, uno dei più frequenti è la galattorrea non puerperale.
Nella maggior parte di essi, si registra un livello elevato di prolattina (un ormone che stimola la produzione di latte); stesso effetto possono averlo alcuni farmaci.
Secrezioni dal capezzolo e tumore al seno
In genere, se le secrezioni risultano sporadiche e di ridotta quantità, potrebbero essere legate ad infiammazioni momentanee, mentre se si presentano ininterrotte e di natura sieroematica potrebbero essere la manifestazione di una patologia.
Per concludere, solo in meno del 10% dei casi le secrezioni dal capezzolo possono essere provocate dalla presenza di una neoplasia, mentre nella gran parte di essi la causa è benigna.
Quando rivolgersi a un medico
Se la secrezione dal capezzolo continua per più di un ciclo mestruale, o se sono presenti uno o più segnali d’allarme, è opportuno che la donna consulti un medico.
Rimandare anche solo di una settimana non è pericoloso a meno che non vi siano segni di infezione, come arrossamento, gonfiore e/o secrezione di pus. Le pazienti che presentano questi sintomi devono consultare un medico entro 1-2 giorni.
Quali esami si eseguono in caso di secrezioni
Se il Senologo sospetta una causa ormonale, si eseguono le analisi del sangue per misurare i livelli di prolattina e di ormone di stimolazione della tiroide.
In caso di sospetto disturbo ipofisario o encefalico, si procede alla RMI o TC della testa.
Qualora la secrezione non fosse palesemente ematica, si procede all’analisi al fine di determinare se contiene piccole quantità di sangue. In caso positivo, si esamina al microscopio un campione di secrezione (esame citologico) per individuare eventuali cellule neoplastiche.
In presenza di un nodulo palpabile si esegue l’agoaspirato ecoguidato che consente di drenare ed esaminare il contenuto della cisti. Se invece i noduli sono solidi, si procede alla mammografia seguita da biopsia.
In assenza di noduli, ma con sospetto carcinoma, o in caso di risultati degli esami non chiari, si esegue una mammografia.
Se non viene identificata una causa tramite ecografia e mammografia e la secrezione avviene spontaneamente e solo da un dotto galattoforo, generalmente i medici eseguono un tipo speciale di mammografia (detta dottogramma o galattogramma).
Questa procedura prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto (che aiuta a rendere le immagini più chiare) nel dotto prima di acquisire le immagini come in una normale mammografia. Questo esame può contribuire a escludere o identificare il carcinoma.
Se non sono palpabili noduli e la mammografia è normale, è molto improbabile che sia presente un tumore.
Talvolta, non si riesce a evidenziare una causa specifica.
Diagnosi e trattamento delle secrezioni dal capezzolo
Gli Specialisti in Senologia di SenoClinic a Roma eseguono tutti gli esami per la diagnosi e il trattamento delle patologie senologiche.
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Bibliografia