I falsi miti sul tumore al seno

Il tumore del seno resta uno fra i maggiori big killer ma per vincerlo, oltre alla prevenzione e diagnosi precoce, occorre conoscere il nemico contro cui si combatte. Esistono ancora dei falsi miti che ruotano attorno a questa neoplasia, una fra le più diffuse patologie femminili.

Traumi, dolore, volume del seno

Sono questi i primi tre fattori ritenuti, più di altri, responsabili dell’insorgenza di un tumore del seno. Ma si cade in un errore grossolano. In genere le forme iniziali non provocano dolore, questo è di norma correlato alle naturali variazioni degli ormoni durante il ciclo mestruale e solo di rado, nello 0,4% dei casi, a lesioni maligne. Lo stesso va detto del dolore traumatico che è spesso la conseguenza (e non l’origine) della scoperta di una lesione in realtà già esistente. A questi fattori si uniscono altre cause di ordine clinico, avvertite pericolose per lo sviluppo di tumore al seno.

Biopsie, mastopatie e protesi estetiche

Benché la mastopatia fibro-cistica (nodularità diffusa in entrambe le mammelle) sia una condizione piuttosto comune, soprattutto fra i 25 e i 45 anni, questa non aumenta il rischio di tumore. Nemmeno le protesi estetiche ne influenzano lo sviluppo, ma possono rendere maggiormente difficoltosa una diagnosi o l’identificazione di un nodulo. Nessuna preoccupazione per l’agoaspirato: in alcun modo favorisce la diffusione di cellule tumorali, ma al contrario è necessario per arrivare a una corretta definizione della natura della lesione.

Marcatori tumorali e abitudini personali

Non bisogna affidarsi nemmeno ai marcatori CEA e CA 15.3 per la diagnosi precoce, in quanto l’aumento si rileva solamente quando ormai la patologia è in fase molto avanzata. Senza fondamento anche due fattori di rischio associati ad abitudini personali e stili di vita: non vi è alcuna evidenza scientifica che l’utilizzo dei deodoranti (o la depilazione ascellare) si correli allo sviluppo di un tumore al seno.

Variazioni del tessuto mammario

A quali sintomi o indicatori occorre prestare attenzione? Quali sono i segnali che possono fare sospettare la presenza del tumore? Qualsiasi variazione del tessuto mammario è importante: un nuovo nodulo nella mammella o sotto l’ascella, un gonfiore del seno o di una parte di esso, un’irritazione della pelle del seno o un arrossamento nella zona capezzolo. Vanno inoltre considerate dimensioni e forma del seno o un dolore nella zona capezzolo o diffuso in tutto il seno.

Prevenzione e diagnosi precoce

Falsi o veri miti a parte, ciò che sempre si raccomanda è la diagnosi precoce e la prevenzione attraverso l’autopalpazione al seno e regolari screening ecografici e mammografici.

Fonte: fondazioneveronesi.it

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