È possibile ricostruire il seno dopo l’asportazione del tumore?

È possibile ricostruire il seno dopo l’asportazione del tumore?

La ricostruzione immediata, cioè quella fatta nel momento della demolizione, dell’asportazione del seno, è sicuramente la più diffusa ed è quella che si consiglia di più alle pazienti. Quando la chirurga senologa o il chirurgo senologo, termina l’asportazione della ghiandola, dà un’incisione che può essere laterale, può essere sotto, sul solco sottomammario, dà un’incisione che insieme, chirurgo senologo e chirurgo plastico, si decide.

La ghiandola è stata asportata, rimane un contenitore vuoto. Quale momento migliore per rinfilare una protesi, per rinfilare una ricostruzione. Qual è il momento migliore per far vedere poi alla paziente quando si sveglia che è più o meno come prima. Quindi nel momento in cui il chirurgo senologo termina la sua mastectomia, entra il chirurgo plastico e fa la scelta della protesi ottimale e del posizionamento della protesi.

Ricostruzione con protesi pre-pettorali e dual plane

La protesi è solitamente una protesi anatomica. Noi preferiamo le protesi aderenti, quelle ricoperte in poliuretano, perché queste protesi riescono a grippare i tessuti circostanti e quindi a fondersi subito con il lembo di mastectomia, così è chiamato l’involucro, e quindi è possibile posizionare questa protesi un po’ più giù, un po’ più su, si siede la paziente durante l’intervento, si riesce a fare un intervento di simmetria, di volume adeguato e di forma adeguata.

Il momento in cui è tutto libero perché la mastectomia è finita è veramente il momento migliore per poter fare questo genere di ricostruzione davanti al muscolo, ricostruzione con protesi pre-pettorali. Qualche rara volta, quando questa ricostruzione non è possibile, nella posizione pre-pettorale possiamo alzare il muscolo, ma magari alziamo il muscolo solo nella parte superiore.

Chiamiamo queste ricostruzioni dual plane, perché il muscolo copre la parte alta mentre le pettorali, sottocutanei nella parte bassa. Sono ricostruzioni, diciamo, a misura di paziente. Si decide in sala operatoria, dopo aver ovviamente programmato tutto prima, perché dobbiamo avere in sala operatoria tutte le protesi necessarie ma si decide in sala operatoria se vogliamo mettere una protesi, se abbiamo bisogno del muscolo, perché il muscolo copra perlomeno la parte alta.

Se la mammella, anzi se la cute è molto sottile, allora questa ricostruzione con il muscolo è opportuna. Ma sono quasi finite le ricostruzioni con l’espansore. Perché? Perché facendo bene la mastectomia, avendo un bel involucro da riempire, è quasi non più utile mettere una protesi provvisoria. Altra scelta, se invece la paziente ha fatto una precedente radioterapia, quindi una precedente chirurgia conservativa, un quadrante ad esempio, e radioterapia, altra scelta a quel punto è cosa fare quando ha avuto questa radioterapia nel suo passato.

Quando è indicata l’autoprotesi

In questi casi secondo noi, c’è un’indicazione principale alle ricostruzioni con i propri tessuti e quindi con l’autoprotesi. L’autoprotesi è solitamente una porzione dell’addome che viene prelevata come fosse un addominoplastica, la porzione bassa dell’addome lasciando una cicatrice che rimane al di sotto delle mutandine e questo prelievo di tessuto insieme con i propri vasi viene collegato e utilizzato come un autotrapianto, come un’autoprotesi.

In questo modo anche l’addome avrà il beneficio di una miglioria del contorno, ma soprattutto la paziente fa una ricostruzione. non protesica, con tessuti morbidi, con tessuti che invecchieranno con lei, ingrasseranno con lei. Una ricostruzione di grande soddisfazione ma molto più impegnativa, perché se noi impieghiamo quasi un’oretta per sistemare una mammella con una protesi pre-pettorale, Impieghiamo diverse ore per utilizzare i propri tessuti, confezionare il nuovo seno, attaccarlo con la microchirurgia ai vasi e modellare talora insieme, oltre che l’altro seno, l’addome.

Quindi una ricostruzione più impegnativa, ma certamente di grande soddisfazione, che va riservata ai casi, ad esempio, che hanno fatto una precedente radioterapia e quindi non possono utilizzare in maniera sicura una protesi.

Per approfondire l’argomento leggi l’articolo Tecniche di ricostruzione mammaria dopo la mastectomia.

È possibile ricostruire il seno dopo l’asportazione del tumore?

Nel video la Dr.ssa Marzia Salgarello, Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso SenoClinic

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Bibliografia –

Nipple sparing mastectomy techniques: a literature review and an inframammary techniqueAshikari AY, Kelemen PR, Tastan B, Salzberg CA, Ashikari RH. Nipple sparing mastectomy techniques: a literature review and an inframammary technique. Gland Surg. 2018 Jun;7(3):273-287. doi: 10.21037/gs.2017.09.02. PMID: 29998077; PMCID: PMC6006015.

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