Il tumore del seno, o carcinoma mammario, è una formazione di tessuto costituito da cellule che crescono in modo incontrollato e anomalo all’interno della ghiandola mammaria. A seconda dello stadio, la malattia può essere localizzata o diffondersi ai tessuti circostanti e ad altre parti del corpo. Le possibilità di trattamento e di guarigione dipendono dallo stadio in cui la neoplasia si trova al momento della diagnosi e dalle sue caratteristiche biologiche: tipi diversi di cancro della mammella, infatti, presentano tassi di crescita e risposte alle terapie differenti.
I fattori di rischio
Si sa ancora poco delle cause del tumore al seno. Alcuni fattori di rischio sono stati associati alla probabilità di ammalarsi: l’età (la gran parte dei casi viene diagnosticata dopo i 50 anni e dopo la menopausa) e la presenza di altri casi di tumore in parenti prossimi. Va detto che i tumori eredo-familiari sono rari, riguardano circa 5 casi su 100 e sono legati perlopiù ad alcune mutazioni genetiche. Ulteriori fattori di rischio sono: sovrappeso e obesità, stile di vita sedentario, fumo, abuso di alcol, dieta povera di frutta e verdura. Inoltre, il primo ciclo mestruale prima dei 12 anni e la menopausa dopo i 50 anni.
I fattori di protezione
Fra i fattori di protezione vanno invece considerati l’avere avuto figli e avere avuto la prima gravidanza intorno ai vent’anni. L’allattamento al seno esercita un ulteriore effetto protettivo, perchè consente alla cellula mammaria di maturare e completarsi, e la rende quindi più resistente. E il beneficio è direttamente proporzionale alla durata dell’allattamento.
La diagnosi precoce
Ogni anno in Italia a circa 48.000 donne viene diagnosticato un tumore al seno. Il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, con 1.000 nuovi casi al giorno nella sola Europa. L’80% dei tumori della mammella è diagnosticato in donne con più di 50 anni. Se la malattia è scoperta in fase precoce la sopravvivenza relativa a 5 anni dalla diagnosi raggiunge il 98%. Negli ultimi 20 anni i tassi di guarigione sono raddoppiati, grazie a diversi fattori, tra cui il miglioramento delle terapie e l’anticipazione diagnostica.
Le terapie
Le terapie attualmente disponibili includono la chirurgia, la radioterapia , la chemioterapia, l’ormonoterapia e le terapie biologiche, che si possono usare da sole o in combinazione, in base alle caratteristiche della paziente e della malattia. La chirurgia oncologica mammarica ha compiuto passi da gigante, con un numero sempre maggiore di interventi conservativi (come la quadrantectomia) rispetto a quelli mutilanti, soprattutto se dall’esame citologico il linfonodo sentinella risulta negativo. Oggi è possibile fra l’altro la ricostruzione del seno già durante l’intervento, evitando alla paziente lo stress di un nuovo intervento e garantendo un miglior recupero.
Fonte: Fondazione Veronesi
