In caso di tumore al seno, l’analisi dei linfonodi ascellari è una procedura diagnostica che permette di ottenere importanti informazioni riguardo la diffusione della neoplasia.
Per valutare il coinvolgimento dei linfonodi ascellari è opportuno analizzare il linfonodo sentinella, termine con cui si indica la prima stazione di drenaggio di una catena linfonodale.
L’esame istologico di questo linfonodo permette infatti di comprendere se il tumore è confinato alla mammella o se ha già iniziato il processo di metastatizzazione agli altri organi.
Se l’esame di questo linfonodo risulta positivo può essere opportuno ricorrere allo svuotamento ascellare, intervento che ha la finalità di bloccare precocemente la diffusione tumorale.
La valutazione dei linfonodi ascellari risulta quindi particolarmente importante nella scelta della terapia oncologica più adatta e per definirne la prognosi.
L’analisi dei linfonodi ascellari in caso di tumore al seno
Come funziona il sistema linfatico
Il sistema linfatico è un sistema di drenaggio che trasporta i fluidi dallo spazio interstiziale dei tessuti periferici all’apparato cardiocircolatorio.
Rappresenta una componente fondamentale del sistema immunitario, permettendo la filtrazione del sangue e consentendo l’attivazione di linfociti e macrofagi contro antigeni infettivi o tumorali.
Il sistema linfatico è costituito da:
- Linfa – fluido ricco di globuli bianchi e cellule immunitarie
- Vasi linfatici – vasi preposti al drenaggio della linfa
- Linfonodi – stazioni presenti lungo i vasi linfatici che filtrano la linfa.
I linfonodi ascellari
L’ascella rappresenta uno degli snodi principali di questa rete di drenaggio.
Nella zona ascellare sono infatti presenti circa 20 linfonodi (il numero è variabile), che raccolgono e filtrano la linfa che proviene dalla mammella omolaterale.
In presenza di tumore alla mammella alcune cellule neoplastiche possono percorrere la via linfatica per poi raggiungere altri organi a distanza, determinando la presenza di metastasi e aggravando la prognosi per la paziente.
L’analisi dei linfonodi del cavo ascellare risulta quindi particolarmente importante per comprendere se è avvenuto il passaggio di cellule tumorali in questa sede.
Che cos’è il linfonodo sentinella
Il linfonodo sentinella è la prima stazione di drenaggio di una catena linfonodale. Se il primo linfonodo della catena non è stato invaso dalle cellule tumorali è molto probabile che anche i successivi non siano interessati, e che quindi il tumore non abbia iniziato il processo di metastatizzazione.
Nel caso in cui invece emerga la presenza di cellule tumorali all’interno del linfonodo è possibile che il processo di diffusione a distanza sia in atto, e in questo caso può essere necessario optare per un approccio terapeutico più radicale.
La biopsia del linfonodo sentinella
L’analisi del linfonodo sentinella è un’indagine diventata di routine nel trattamento del tumore al seno.
A seconda dei casi può essere eseguita prima dell’intervento chirurgico alla mammella o durante l’intervento stesso.
Per studiare il coinvolgimento del linfonodo sentinella è necessario:
- Identificare il linfonodo tramite linfoscintigrafia
- Rimuovere chirurgicamente il linfonodo
- Analizzare il linfonodo in laboratorio.
Questa tecnica diagnostica prende il nome di linfoscintigrafia, e consente di visualizzare il percorso della linfa nei vasi linfatici individuando le varie stazioni linfonodali.
Si effettua iniettando direttamente nella neoplasia una piccola quantità di tracciante radioattivo, che verrà drenato dai vari linfonodi consentendo di individuare in particolare il primo di essi.
Tale specifico linfonodo viene poi rimosso con una semplice incisione ascellare e su di esso viene compiuto l’esame istologico, che permette di scoprire l’eventuale presenza di cellule tumorali al suo interno.
Se il linfonodo non presenta cellule tumorali significa che la neoplasia è circoscritta alla mammella, e che il processo di metastatizzazione non è iniziato. Se invece l’esame istologico rivela la presenza di cellule tumorali può essere necessario effettuare lo svuotamento ascellare.
L’analisi dei linfonodi ascellari in caso di tumore al seno
La valutazione dei linfonodi ascellari fa parte dell processo di stadiazione del tumore, una procedura che permette di definirne lo stadio di progressione.
Definire lo stadio in cui si presenta il tumore è fondamentale per comprendere se la neoplasia è confinata nell’organo in cui si è formata, se ha raggiunto il sistema linfatico o se sono presenti metastasi a distanza.
Per definire lo stadio della maggior parte delle neoplasie, tra cui il tumore al seno, si utilizza la classificazione internazionale TNM. Questo sistema consente di valutare tre aspetti:
- T — le dimensioni del tumore primitivo,
- N —il coinvolgimento linfonodale,
- M — la presenza di metastasi a distanza.
Per quanto riguarda il tumore alla mammella è particolarmente importante comprendere se la neoplasia si è estesa ai tessuti circostanti, a partire proprio dai linfonodi ascellari.
In che cosa consiste lo svuotamento ascellare
Lo svuotamento ascellare consiste nell’asportazione di tutti i linfonodi presenti nell’ascella.
Può essere necessario ricorrere a questa procedura nel caso in cui il linfonodo sentinella risulti positivo all’esame istologico.
La rimozione dei Linfonodi Ascellari si attua con la finalità di bloccare la diffusione del tumore ed evitare che raggiunga altri organi a distanza. Può causare alcuni effetti collaterali, tra i quali:
- Gonfiore del braccio o della mano
- Gonfiore della ferita
- Dolore o fastidio
- Formicolii o insensibilità dell’arto
- Cicatrice.
L’Analisi dei linfonodi ascellari con SenoClinic
Gli Specialisti in Senologia di SenoClinic a Roma eseguono la biopsia del linfonodo sentinella.
SenoClinic opera a Roma presso la Casa di Cura Villa Mafalda. Per maggiori informazioni contatta la nostra Segreteria allo 06 36 30 34 91
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Bibliografia