Per Comunicazione – dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe – si intende il processo e le modalità di trasmissione di un’informazione da una persona a un’altra (o da un luogo a un altro), attraverso lo scambio di un messaggio elaborato secondo le regole di un determinato codice.

Comunicare: esprimere, informare, avvisare, descrivere, annunciare, divulgare, trasmettere….

Comunicare è l’insieme dei fenomeni che comporta la distribuzione di informazioni.

La Diagnosi dal latino diagnōsis, è la procedura di ricondurre un fenomeno o un gruppo di fenomeni, dopo averne considerato ogni aspetto, a una categoria. Dal greco dià (attraverso) gnosis (conoscenza): processo volto alla rilevazione e descrizione di fenomeni riconosciuti come patologici, o procedura orientata a ricondurre un determinato fenomeno all’interno di una specifica categoria.

La Nosologia permette lo stesso linguaggio per descrivere la condizione di ogni paziente e poter accomunarli. Con la classificazione si progetta un percorso terapeutico. L’etichetta: orienta come un faro che illumina la strada da percorrere.

La comunicazione della diagnosi è un processo complesso perché si riferisce a dolore e sofferenza.

Quali sono i criteri per comunicare la diagnosi?

Il modo di comunicare la diagnosi influenza l’Effetto doloroso della NOTIZIA di chi la riceve, e può condizionare la reazione emotiva alla malattia sia del Paziente che della Famiglia.

Hanno un ruolo fondamentale le parole usate dal medico ed il suo atteggiamento, che saranno il primo impatto nella memoria di chi riceve la notizia, e che condiziona la Resilienza del paziente e della famiglia.

I criteri fondamentali per la comunicazione di una diagnosi in modalità ottimale sono: l’Empatia – il Rispetto – lo Spazio Privato – il Tempo e la giusta distanza tra medico e paziente.

Definire la comunicazione della diagnosi significa: che lo specialista accetti in base al proprio vissuto e all’elaborazione di come affrontare il dolore di dover comunicare una sofferenza, ma che tale sofferenza possa diventare affrontabile. Il modo in cui il medico orienta la comunicazione della diagnosi, rispecchia il modo in cui ha vissuto L’ATTACCAMENTO – Legame madre figlio.

Dott.ssa Francesca Malatacca – Psicoterapeuta PsicOncologa

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