La MOC, o Mineralometria Ossea Computerizzata, è un test diagnostico usato dai medici per stimare la densità minerale ossea (BDM, dall’inglese Bone Mass Density). La BDM è una misura della quantità di calcio e di altri minerali contenuti in un centimetro cubo di osso. Questo parametro indica la resistenza delle ossa alle fratture: valori di BDM inferiori al normale sono indicativi di una certa fragilità ossea e di una certa suscettibilità, da parte dello scheletro, a subire fratture. La MOC è indicata principalmente per la diagnosi di osteopenia od osteoporosi, la valutazione dell’effetto dei trattamenti per l’osteopenia o l’osteoporosi e il monitoraggio di tutte quelle condizioni che possono causare queste patologie.
Tipi di MOC
Esistono diversi tipi di MOC, che si distinguono per la tecnica di misurazione della densità minerale ossea. La tipologia più comune è la cosiddetta MOC DEXA, nota anche come Assorbimetria a raggi X a Doppia Energia (in inglese Dual-Energy X-ray Absorptiometry), che prevede l’utilizzo di raggi X a due diversi livelli di energia.
Osteoporosi e osteopenia
L’osteoporosi è una malattia dello scheletro che provoca un forte indebolimento delle ossa. Tale indebolimento ha origine dal deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo e dalla conseguente riduzione della massa minerale ossea. Per effetto del suddetto indebolimento, le ossa sono più fragili e predisposte alle fratture. L’osteopenia è una condizione simile all’osteoporosi, ma presenta un minor grado di riduzione della densità minerale ossea e il conseguente minor rischio di fratture scheletriche. In altre parole, l’osteopenia è un’osteoporosi in forma lieve.Si tratta di patologie tipiche dell’età avanzata: sono particolarmente diffuse a partire dai 65 anni nelle donne e dai 70 anni negli uomini. La tendenza degli anziani a sviluppare osteopenia e osteoporosi rappresenta il motivo per cui i medici raccomandano, a chi ha una storia passata di fratture, l’esecuzione della MOC ogni due anni.
Preparazione alla MOC
L’esame non richiede una preparazione particolare, dura tra i 20 e i 30 minuti e non prevede il ricovero. L’unica misura preparatoria a cui i pazienti devono attenersi riguarda l’abbigliamento e consiste nell’evitare qualsiasi abito o accessorio con parti in metallo. In genere, i risultati della MOC sono pronti dopo 2-3 giorni dall’esecuzione dell’esame.
Rischi e complicazioni
Come tutti i test ai raggi X, la MOC è da considerarsi una procedura minimamente invasiva, in quanto prevede l’esposizione del paziente a una bassa dose di radiazioni ionizzanti, nocive per l’essere umano. Radiazioni a parte, la MOC è indolore e non presenta altri effetti collaterali.
Controindicazioni all’esecuzione dell’esame
La MOC è controindicata a:
• Le donne in stato di gravidanza, in quanto le radiazioni ionizzanti potrebbero compromettere il normale sviluppo fetale.
• I soggetti con una protesi metallica nelle sedi oggetto d’indagine della MOC.
• I soggetti sottoposti a fusione spinale, se la colonna vertebrale è una delle sedi oggetto d’indagine
• Le persone che si sono sottoposte in tempi recenti (meno di 10 giorni prima) a un esame ai raggi X con mezzo di contrasto. Una volta che l’organismo ha eliminato completamente il mezzo di contrasto, è possibile sottoporsi all’esame MOC senza alcun pericolo.
Possibile alterazione dei risultati
Varie condizioni possono alterare i risultati di una MOC, tra cui:
• Un’errata posizione del paziente sul tavolo abbinato alla strumentazione ai raggi X.
• La presenza di una frattura a carico delle ossa per le quali la MOC ha misurato la densità minerale ossea.
• L’aver eseguito il test diagnostico a meno di 10 giorni da un precedente esame radiologico con mezzo di contrasto