Cos’è il test Oncotype?
“Oncotype” è il nome di un test genomico che viene utilizzato in campo oncologico per analizzare le particolarità del tumore al seno. Per fare chiarezza, il test genomico è diverso dal test genetico.
Quest’ultimo infatti è un’esame del DNA atto a rilevare se sono presenti delle mutazioni a specifici geni, che possano rendere una persona più a rischio di essere affetta da certe malattie.
Il test genetico, sempre per rimanere nel campo del carcinoma alla mammella – la più comune forma di cancro al seno -, serve ad esempio per vedere se una donna è portatrice di alterazioni ai geni BRCA1 e 2, che aumentano le sue probabilità di sviluppare questa forma tumorale nel corso della vita.
Il test genomico, al contrario, è un’analisi diretta del tessuto in questione che analizza le sue specificità: quali geni sono espressi – cioè quali “pezzi” di DNA sono attivi, perchè anche se il tumore è lo stesso, piccole differenze sussitono da donna a donna -, quali sono le loro funzioni e come interagiscono con l’ambiente circostante.
Si potrebbe quindi dire che il test genomico serve a creare una descrizione più accurata del cancro, così da conoscerlo meglio anche dal punto di vista molecolare.
Il test Oncotype, più nello specifico, analizza 21 geni e permette di capire se nel tumore siano presenti o meno alcuni recettori ormonali.
A cosa serve il test?
Partendo dal presupposto che il tumore al seno viene in genere prima asportato mediante intervento chirurgico, di solito vengono poi messe in atto delle terapie che hanno lo scopo di eliminare completamente anche le cellule tumorali residue che potrebbero essere rimaste nel sito di origine, così da abbassare drasticamente il rischio di recidive – cioè di ricomparsa del cancro.
Le terapie che si possono usare sono la terapia ormonale e la chemioterapia. Nella maggior parte dei casi, quando un tumore ha un basso rischio di recidiva si usa solo la prima, mentre quando il rischio è alto ci si serve di un’associazione delle due. Il problema nasce per tutte quelle forme che non si possono classificare nè a basso nè ad alto rischio, e che vengono quindi dette a rischio intermedio.
In questo caso, il test Oncotype torna utile per identificare in quali tumori si potrebbero ottenere benefici dalla chemioterapia e in quali invece una terapia ormonale potrebbe essere sufficiente, evitando così tutti gli effetti collaterali che i farmaci chemioterapici portano con sè.
Inoltre, il test ha anche valore prognositco in quanto esprime qual è la probabilità che un certo tumore dia delle recidive in futuro, consentendo quindi una migliore e più sicura suddivisione nelle forme a basso, medio e alto rischio.
Come viene effettuato il test genomico Oncotype?
Durante l’intervento chirurgico di asportazione del tumore, un campione viene riservato all’analisi genomica, che si serve poi di tecniche molto sofisticate. Alla donna quindi non sono rischieste ulteriori procedure oltre a quella dell’intervento a cui si sarebbe comunque sottoposta.
Il test è a pagamento?
In Italia ancora non si è arrivati alla completa rimborsabilità di questo test, che ad oggi è gratuito solo in Lombardia, dove la regione prende a carico la spesa.
Dal momento che, però, una tale situazione è discriminatoria nei confronti di quelle donne che non si possono permettere il costo, sono in corso varie campagne di sensiblizzazione che, mostrando gli ottimi risultati – e cioè il risparmio di inutili terapie per un gran numero di pazienti – mirano ad ottenere la stessa condizione della Lombardia anche nelle altre regioni Italiane.