Serve davvero il vaccino contro l’HPV?

Esistono quasi 200 ceppi di virus del Papilloma umano (HPV), ma solo alcuni sono cancerogeni. Contro di essi è stato messo a punto il primo vaccino antiHPV, disponibile dal 2006. In seguito è stato introdotto un vaccino quadrivalente (oggi il più usato in Italia) che protegge anche contro i ceppi 6 e 11, associati al 90% dei casi di condilomi.

Le complicanze dell’infezione da HPV

Il virus HPV è responsabile della quasi totalità dei tumori della cervice uterina, del 95% dei tumori dell’ano, del 70% dei cancri dell’orofaringe, del 65% dei cancri della vagina, del 50% dei cancri della vulva e del 35% dei cancri del pene (dati calcolati dai National Institutes of Health statunitensi). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha sostenuto fin dall’inizio l’introduzione della vaccinazione, il 5% di tutte le forme di cancro presenti al mondo è associata all’infezione da HPV.

Chi deve vaccinarsi e a che età?

L’OMS ha consigliato inizialmente la vaccinazione di tutte le ragazze prima dell’inizio dell’attività sessuale, intorno ai 12 anni. Il momento critico per il contagio, infatti, è nell’adolescenza e nella prima giovinezza, anche se l’effetto mutageno del virus è lento, per cui i tumori compaiono anche diversi decenni dopo. È possibile posticipare la vaccinazione, ma in questo caso si esce dal programma vaccinale pubblico e bisogna procedere privatamente. Per mettere al riparo dalla trasmissione sessuale del virus sia uomini che donne, è opportuno vaccinare anche gli adolescenti maschi. Alla luce di queste prese di posizione, la vaccinazione antiHPV per i maschi undicenni è stata inserita, nel gennaio 2017, nel documento ministeriale che elenca i Livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero le prestazioni che tutte le Regioni d’Italia devono fornire gratuitamente alla popolazione.

Il vaccino è efficace?

Stabilire l’impatto della vaccinazione sui casi di tumore al momento è ancora difficile. Per avere dati certi bisognerà attendere qualche decennio, dato il lento sviluppo della malattia. L’efficacia sulle malattie sessualmente trasmissibili, che è rapidamente misurabile, è considerata però dagli esperti un indice indiretto di efficacia della profilassi antitumorale.

Perché bisogna continuare a fare il test HPV anche se si è vaccinate?

Uno dei timori espressi da alcuni esperti contrari al vaccino è che le ragazze si sentano protette e non facciano più il Thin Prep o il test HPV (l’esame minimamente invasivo che identifica le lesioni precancerose della cervice, consentendo di eliminarle prima che si sviluppi un tumore). Il vaccino tuttavia previene il 70% dei casi di tumore della cervice uterina, non la totalità: per questo il test resta uno strumento necessario di diagnosi precoce. È possibile però che, grazie all’efficacia della vaccinazione, il tempo tra un controllo e l’altro possa essere, in futuro, ampliato.

Si stima che attualmente in Italia il Pap test permetta di diagnosticare ogni anno circa 130.000 casi di lesioni precancerose che, con la diffusione del vaccino, dovrebbero ridursi drasticamente.

Quanto a lungo dura l’immunizzazione?

Il vaccino antiHPV ha circa 10 anni di vita sul mercato e circa 20 anni di osservazioni cliniche. Al momento sembra che la copertura duri dai 10 ai 20 anni, ma ulteriori studi sono in corso per valutare la durata sul lungo periodo. Nel caso in cui, come accade per altri vaccini come quello contro il tetano, si dovesse notare un calo di copertura dopo un certo numero di anni, si potrà procedere con dei richiami vaccinali.

In sintesi

• Esistono circa 200 ceppi di virus HPV, ma due sono responsabili del 70% dei casi di cancro della cervice uterina. L’HPV provoca anche altri tipi di cancro ed è responsabile del 5% dei tumori.

• Diversi studi hanno valutato che le ragazze intorno ai 12 anni di età sono il gruppo in cui è più efficace offrire una vaccinazione nel contesto delle campagne di prevenzione e di salute pubblica. Anche i maschi potrebbero ricevere un beneficio dalla vaccinazione.

• Il vaccino non è alternativo al test per la ricerca dell’HPV, che deve essere effettuato nelle fasce d’età e nei tempi consigliati.

• L’efficacia del vaccino è dimostrata per almeno 10 anni, ma ulteriori studi sono in corso per valutare la durata sul lungo periodo.

Fonte: airc.it

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