Infezioni urinarie: sintomi, diagnosi e prevenzione

Le infezioni delle vie urinarie, definite anche IVU, rappresentano una condizione molto comune soprattutto nelle donne e costituiscono una delle cause più frequenti di consultazione con il medico curante e di prescrizione di antibiotici. Sono caratterizzate da un’irritazione dovuta alla presenza di microorganismi, soprattutto batteri, nell’apparato urinario.

Infezioni complicate o non complicate

Le IVU sono definite “non complicate” quando compaiono in individui sani con un apparato urinario normale, e non sono presenti segni della propagazione dell’infezione ad altre parti del corpo. Sono chiamate “complicate” se si manifestano in persone che presentano alterazioni dell’apparato urinario o hanno altri fattori di rischio (catetere, bambini, donne in gravidanza, malati con insufficienza renale, ecc).

Sono un tipo di infiammazione molto diffuso

Le IVU sono più frequenti nelle donne che negli uomini (rapporto di 4 a 1) a causa della capacità dei microrganismi di risalire più facilmente il tratto urinario femminile rispetto a quello maschile. Il 40-50% delle donne è colpita almeno una volta da un’infezione urinaria nel corso della propria vita e tra di esse circa il 20% ha episodi che si ripetono nel tempo. Negli uomini le IVU sono spesso associate ad anomalie del tratto urinario inferiore Sono rare negli adolescenti e negli adulti con età inferiore a 45 anni, mentre nei bambini rappresentano le infezioni più frequenti dopo quelle delle vie aeree.

La classificazione delle infezioni urinarie

In base alla localizzazione dell’infezione possono essere suddivise in:
• Infezioni delle basse vie urinarie, interessano principalmente l’uretra (uretrite) e la vescica (cistite).  

• Infezioni delle alte vie urinarie, riguardano gli ureteri e i reni (pielonefrite).

In base alla frequenza della loro comparsa le IVU sono definite:

• Acute, infezioni caratterizzate da un singolo episodio.

• Ricorrenti, quando si ripetono due o più volte nell’arco di 6 mesi, oppure quando si verificano tre o più episodi nell’arco di 12 mesi.

• Croniche, caratterizzate da uno stato di malattia persistente nel tempo.

I sintomi delle infezioni urinarie

Le infezioni urinarie possono manifestarsi anche senza disturbi. In questo caso, la presenza di batteri nelle urine, generalmente, non è considerata una malattia e non ha bisogno di cure tranne che nelle donne in gravidanza.

Le infezioni delle basse vie urinarie

I disturbi più comuni delle infezioni delle basse vie urinarie sono costituiti da:

• difficoltà e dolore nell’emettere urina; 

• frequente stimolo a urinare; 

• presenza di sangue nelle urine;  

• dolore nel basso addome.

Le infezioni delle alte vie urinarie

I sintomi più comuni delle infezioni delle alte vie urinarie includono:

• dolori al fianco e/o lombari; 

• febbre alta;

• brividi;   

• disturbi generali.

Come si effettua la diagnosi

Per accertare la cistite acuta in donne non in gravidanza e senza altre malattie è sufficiente la valutazione del medico che provvederà a prescrivere la cura più indicata. In tutti gli altri casi, alla visita medica devono essere associati l’esame delle urine, l’urinocoltura e l’antibiogramma. Queste analisi devono essere eseguite anche laddove la cura prescritta non abbia funzionato  o l’infezione si sia ripresentata. Nel caso di infezioni delle alte vie urinarie è utile effettuare anche esami strumentali (ad esempio, ecografia e cistoscopia) per escludere calcoli o malattie anatomiche o funzionali.

Come prevenire le infezioni urinarie

Per la prevenzione delle IVU e per evitare il rischio di una loro cronicizzazione si raccomanda di:

• bere molti liquidi;

• scegliere un’alimentazione corretta per favorire un buon funzionamento dell’intestino (la maggior parte dei batteri causa di IVU sono di origine intestinale);

• curare l’igiene intima;

• non trattenere l’urina e svuotare la vescica completamente dopo ogni rapporto sessuale;

• evitare il diaframma e gli spermicidi nel caso di infezioni urinarie ripetute; 

•  indossare biancheria intima in cotone e non sintetica;

• evitare pantaloni e jeans troppo stretti. 

Attuare tutte le misure di prevenzione e seguire le indicazioni del medico può aiutare a mantenere uno stato di benessere prolungato nel tempo.

fonte: issalute.it

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