I noduli alla tiroide: cosa sono e come si diagnosticano

La preoccupazione di avere dei noduli alla tiroide e di come si diagnosticano accomuna molte persone.

Infatti la tiroide e le sue problematiche sono tra gli argomenti medici più discussi.

Cos’è la tiroide

La tiroide è una ghiandola molto importante ed esercita le sue funzioni su diversi aspetti dell’organismo.

Gli ormoni prodotti da questa piccola ghiandola agiscono sul metabolismo e determinano l’accrescimento e lo sviluppo del sistema nervoso nel bambino.

Le cause dei noduli tiroidei

Ipertiroidismo

L’ipertiroidismo può colpire fino 4-6% delle donne. Anche questa patologia può avere un’origine autoimmune (morbo di Basedow) ma se è invece causata da noduli tiroidei e dal gozzo, può essere dovuta a carenza di iodio, soprattutto nella popolazione più anziana. In questo caso colpisce ugualmente maschi e femmine.

Se il metabolismo accelera per un eccessivo funzionamento della tiroide, può accelerare anche la frequenza cardiaca e si possono riscontrare palpitazioni e possibili aritmie, calo di peso, insonnia, ansia, tremori, sudorazione eccessiva e debolezza muscolare.

Cosa sono i noduli tiroidei

I noduli tiroidei sono una patologia abbastanza comune e sono presenti, anche se di piccole dimensioni, nel 50-60% della popolazione. Solo nel 5% dei casi sono palpabili.

Un nodulo tiroideo è una crescita insolita di cellule nella tiroide.

Alcuni noduli possono essere percepiti al tatto abbastanza facilmente, altri possono essere nascosti in profondità nel tessuto tiroideo o situati molto in basso nella ghiandola, dove sono difficili da sentire.

Generalmente sono visibili solo all’Ecografia.

Non sempre i noduli si presentano con una tiroide ingrossata, (ad esempio il gozzo è formato da un insieme di noduli) ma si possono presentare anche isolati e singoli.

I diversi tipi di noduli tiroidei

Noduli colloidi non cancerosi: si tratta di una o più proliferazioni di tessuto tiroideo normale. Possono diventare grandi, ma non si diffondono oltre la ghiandola tiroidea e sono benigni.

Cisti tiroidee: sono escrescenze piene di liquido o parzialmente solide e parzialmente piene di liquido. Di solito sono provocate dalla degenerazione degli adenomi tiroidei, tumori benigni del tessuto tiroideo. Tendenzialmente le cisti sono benigne, raramente derivano da trasformazioni neoplastiche maligne.

Noduli infiammatori: questi noduli si sviluppano a seguito di infiammazione cronica della ghiandola tiroidea. Il morbo di Hashimoto ne è la causa più comune. Questo morbo è una malattia autoimmune, cioè un malfunzionamento del sistema immunitario che attacca cellule e organi del suo stesso organismo. Può provocare molte diverse patologie anche gravi, ma non il cancro.

Gozzo multinodulare: una tiroide ingrossata composta da molti noduli (che di solito sono benigni).

Noduli tiroidei iperfunzionanti: questi noduli producono indiscriminatamente ormoni tiroidei senza tener conto dei normali meccanismi di controllo. La conseguenza può essere lo sviluppo dell’ipertiroidismo.

L’ipertiroidismo può colpire il cuore e causare problemi come arresto cardiaco improvviso, ipertensione, aritmie (ritmo cardiaco anormale), osteoporosi e altri problemi di salute.

Cancro alla tiroide: meno del 5 percento dei noduli tiroidei sono cancerosi.

I sintomi dei noduli tiroidei

La maggioranza dei noduli tiroidei non causa sintomi. Tuttavia, se le cellule dei noduli funzionano e producono ormoni tiroidei in eccesso, si possono riscontrare segni e sintomi di ipertiroidismo come perdita di peso, stanchezza e debolezza muscolare, stati d’ansia e nervosismo, battito cardiaco accelerato, intolleranza al caldo, aumento della sudorazione.

Un piccolo numero di pazienti lamenta un dolore nell’area del nodulo che tende a spostarsi fino all’orecchio o alla mascella.

Se il nodulo è molto grande, può causare difficoltà a deglutire o mancanza di respiro comprimendo l’esofago o la trachea. In rari casi, un paziente può lamentare raucedine o difficoltà a parlare a causa della compressione della laringe.

Quali sono i fattori di rischio per i noduli tiroidei

I fattori di rischio per lo sviluppo di noduli tiroidei includono:

  • Storia familiare: avere genitori o fratelli che hanno avuto noduli tiroidei o altri tumori endocrini.
  • Età: le probabilità di avere noduli alla tiroide aumenta con gli anni.
  • Genere: in percentuale, le donne hanno maggiori probabilità rispetto agli uomini.
  • Esposizione alle radiazioni: una storia di esposizione alle radiazioni alla testa e al collo (da trattamenti medici, ma non da procedure diagnostiche, come una TAC) aumenta il rischio di sviluppare noduli.

Diagnosi dei noduli tiroidei con SenoClinic a Roma

In caso di nodulo tiroideo, sospetto o palpabile, l’endocrinologo, dopo un’accurata visita, potrà richiedere uno o più dei seguenti esami:

Test di funzionalità tiroidea (TSH): questo esame del sangue controlla i livelli di ormoni secreti dalla ghiandola tiroidea.

Ecografia tiroidea: questa indagine utilizza le onde sonore per determinare se un nodulo è solido o una cisti piena di liquido.

Questo esame verifica anche la crescita dei noduli e aiuta a trovare quelli che sono difficili da sentire. Inoltre, l’ecografia tiroidea viene utilizzata nelle biopsie ecoguidate.

L’ecografia da sola non può determinare se un nodulo è benigno o canceroso.

Agobiopsia della ghiandola tiroidea: con questa procedura è possibile avere informazioni sulla natura maligna o benigna di un nodulo tiroideo.

Durante la biopsia, il medico utilizza un ago sotto guida ecografica per prelevare un campione di cellule da uno o più noduli tiroidei per sottoporlo ad analisi citologica.

Prevenzione dei noduli tiroidei con la iodoprofilassi

Lo iodio è un micronutriente essenziale presente nell’organismo in piccole quantità e concentrato quasi esclusivamente nella tiroide. Nel caso di insufficiente assunzione di iodio, la tiroide non è in grado di produrre quantità sufficienti di ormoni tiroidei.

La carenza di iodio è rara nei paesi sviluppati a causa dell’integrazione con sale da tavola e degli alimenti normalmente consumati come crostacei, molluschi e pesce di mare, latte vaccino, uova, frumento e cereali vari.

Poiché tutti assumiamo abbastanza iodio nella dieta, non è consigliabile assumere integratori a base di iodio se non prescritti dal medico. Un eccesso di iodio può scatenare l’ipertiroidismo in soggetti sensibili.

I soggetti a rischio di carenza di iodio

Una assunzione insufficiente di iodio può sempre essere un problema, tuttavia ci sono alcuni soggetti più a rischio.

Le donne in gravidanza e in allattamento e i bambini con meno di 3 anni devono assolutamente assumere quantità sufficienti di questo elemento.

Una grave carenza di iodio che si verifichi durante lo sviluppo del feto e del neonato, può portare a danni irreversibili del cervello e del sistema nervoso centrale e, di conseguenza, ad un ritardo mentale permanente.

Sono soggetti a rischio gli anziani perché anche lievi disfunzioni tiroidee possono danneggiare il sistema cardiovascolare.

Anche nelle donne dopo i 40 anni e nelle donne in menopausa, si registra una certa frequenza di malattie della tiroide.

È fondamentale prevenire le disfunzioni e le malattie della tiroide perche se diagnosticate in tempo possono essere curate facilmente.

Prevenzione tiroide da SenoClinic a Roma

Gli Specialisti in endocrinologia di SenoClinic a Roma eseguono tutti gli esami per la diagnosi e il trattamento dei noduli tiroidei e di tutti i disturbi .

SenoClinic opera a Roma presso la Casa di Cura Villa Mafalda. Per maggiori informazioni contatta la nostra Segreteria allo 06 36 30 34 91

AVVISO ALLE UTENTI
Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del medico. Ogni terapia è individuale e deve essere monitorata dal proprio specialista. Per risolvere i tuoi dubbi richiedi tranquillamente un consulto a SenoClinic.

Bibliografia

Popoveniuc G, Jonklaas J. Thyroid nodules. Med Clin North Am. 2012 Mar;96(2):329-49. doi: 10.1016/j.mcna.2012.02.002. PMID: 22443979; PMCID: PMC3575959.

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